“Sousa? Con il senno di poi avremmo dovuto operare altre scelte a giugno, dopo un avvicinamento a un’altra squadra qualcosa evidentemente non è andata nel verso giusto. Abbiamo riflettuto tanto con il ds e con l’ad, non abbiamo mai avuto rancore, prima di tutto viene la Salernitana. Tornando indietro forse avrei fatto un’altra scelta, ma Sousa va ringraziato con il cuore e gli auguro ogni bene, ma nel calcio va tutto veloce e si volta subito pagina. Il suo colloquio con il Napoli è stato un momento strano, di disorientamento”. Così Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, alla conferenza di presentazione di Filippo Inzaghi sulla scelta di esonerare Paulo Sousa e sui colloqui dell’estate tra il lusitano e il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis.
“All’inizio quando venni dissi che ero un neofita, ma ho studiato e ora ho un po’ d’esperienza in più, capisco questo sport, ho imparato tanto e sono esperto ora. Un errore che non farò più è quello di continuare in amori viziati, questo non lo ripeterò, solo amori puri e incondizionati. La scelta è stata quella di poter dare continuità per il bene della Salernitana, da quel momento in poi le cose non si sono rimesse a posto”.
Anche mia moglie ci rimase male, anzi molto più male di me quando seppe di Paulo Sousa con il Napoli, anche noi ma è il mondo degli adulti, ha una sensibilità differente come tutte le donne. Non c’erano state valutazioni precedenti, sono i risultati poi ad aver determinato la scelta di esonero, simpatie o antipatie non c’entrano, se avessimo avuto 12 punti Sousa sarebbe rimasto in panchina. Ma sono convinto che ci salveremo, e non arriveremo agli striscioni con scritto ‘presidente vattene’.