Non sarà la fine della sua storia, ma il lieto fine è già arrivato. Se l’è preso con la voglia di essere più forte della sfortuna Patryk Dziczek, centrocampista polacco che ieri sera ha bagnato il suo esordio assoluto in Nazionale maggiore contro le Isole Faroe.
Il mediano pescato dalla Lazio e girato in prestito alla Salernitana ha finalmente chiuso un cerchio, prendendosi la rivincita su un destino che sembrava avergli distrutto i sogni di bambino per sempre. Era il 20 febbraio 2021, quando al Del Duca di Ascoli, Dziczek accusò un malore perdendo i sensi, accasciandosi a terra nella paura generale. Un silenzio assordante e il terrore di vivere una nuova tragedia dopo quella che spezzò la vita del giovane Piermario Morosini, provvidenziale l’intervento di capitan Di Tacchio e dell’avversario Vittorio Parigini.
Fu il secondo malore per il giovane calciatore, il primo episodio qualche mese prima in allenamento, il centrocampista granata fu costretto a fermarsi, vivendo da spettatore la cavalcata della truppa di Fabrizio Castori verso la serie A, la sua carriera sembrava praticamente terminata. Dopo un anno di inattività totale, e diversi consulti medici in giro per il mondo, il ritorno in patria, al Piast Gliwice, la squadra dove è cresciuto facendosi notare dalla Lazio e da Igli Tare. Lo scorso settembre il ritorno all’attività agonistica, 24 presenze nel 2022-2023 (condite da 3 gol), 10 in quella attuale con già 4 reti messe a segno. Rendimento che gli è valsa la prima convocazione e il debutto da sogno, nel successo 2-0 ai danni delle Faroe.
Ben 82′ i minuti in campo, Dziczek è partito da titolare toccando numerosi palloni e risultando tra i migliori in campo. Una serata speciale, e che sicuramente il centrocampista polacco non potrà mai dimenticare. Specie dopo quel pomeriggio del febbraio 2021…