«Dia? E’ una sconfitta per la sua professionalità, ho visto giocatori straordinariamente importanti come Totti, che una volta entrò a quattro minuti dalla fine in un Sampdoria-Roma, ho visto Del Piero che si scaldava 20 minuti e addirittura qualche volta Conte gli ha detto “Lascia stare, la squadra rimane così, rimettiti in panchina”, ma da grandi professionisti quali sono stati non hanno mai dato segni di insurrezione professionale, chiamiamola così». Così Ciccio Graziani a Radio Sportiva.
L’opinionista, ex calciatore di Torino e Roma tra le altre, Campione del Mondo nel 1982 con la Nazionale italiana, nel corso del format “Microfono aperto” ha risposto alle domande di tifosi ed ascoltatori, toccando anche l’argomento dell’esclusione di Boulaye Dia dopo il rifiuto di entrare in campo nei minuti finali della gara con l’Udinese (qui tutti i dettagli).
«Un allenatore ha il diritto di fare le scelte che ritiene più opportune: se ti faccio giocare anche due minuti devi giocare due minuti. Io capisco la frustrazione di un calciatore che fino all’anno scorso è stato uno dei protagonisti di quella squadra e del campionato italiano, però non puoi rifiutarti di scendere in campo, per la tua professionalità, per il rispetto che devi ai compagni, per le scelte dell’allenatore e per i tuoi tifosi. Adesso io non so come si potrà interfacciare nel prosieguo della sua carriera? Chiunque pensi a questo ragazzo deve sapere che questo ha dei comportamenti che sono anti-professionali. Non vorrei essere nei panni di Dia nel modo più assoluto».