Un calcio al razzismo. In futuro negli stadi italiani si potrebbe entrare solo attraverso un riconoscimento facciale tramite scanner del volto in modo da identificare con certezza i responsabili di comportamenti punibili in materia di razzismo. Il progetto della Lega è stato lanciato ieri dall’amministratore delegato Luigi De Siervo: “Per combattere il razzismo e la violenza si è fatto e si fa molto, ma per raggiungere la vera individuabilità dei responsabili serve il riconoscimento facciale per chi accede agli impianti”.
L’idea è solo allo stato embrionale e, come riporta Repubblica, andrà approfondita nei prossimi mesi per poi essere sottoposta alla valutazione del governo. Il progetto prevede che chi acquisti un biglietto o un abbonamento per l’accesso allo stadio firmi una liberatoria per l’utilizzo dei propri dati biometrici, lo scan del volto per l’appunto, solo per gli usi necessari: dall’apertura dei tornelli (come capita oggi con i qr code sugli smartphone) all’individuazione di violenti e razzisti. Da superare però i limiti legati alla privacy.