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Salernitana-Milan, le pagelle granata: la vecchia guardia sugli scudi, i cambi non incidono

I voti del match dell'Arechi

Salernitana-Milan 2-2, le pagelle granata:

Costil 7. Sta facendo quasi dimenticare l’infortunio di Ochoa. Perché anche stavolta risponde presente, con interventi in serie, specie il doppio salvataggio su Jovic e il tuffo sul colpo di testa di Calabria. Sarebbe stata una beffa davvero troppo grande.

Mazzocchi 6,5. Parte tra i fischi, che riesce a trasformare in applausi al momento del cambio. Perché dopo un inizio non brillantissimo (poco reattivo anche sul gol di Tomori), indovina due-tre giocate importanti, compreso il tiro che chiama Maignan al miracolo (Dal 33’ st Bronn 5,5. Giroud gli salta in testa in occasione del 2-2 rossonero)

Fazio 7. Il comandante torna a comandare…in area di rigore avversaria. Stacco da applausi per l’incornata che regala il momentaneo pari, dietro tiene Giroud senza particolari affanni. Chissà che per spronarlo non sia arrivata una telefonata di un altro comandante…

Pirola 6. Attento e preciso nelle chiusure, prova a far male anche nei 16 metri avversari. Un solo rischio, che poi gli costa l’infortunio, con un retropassaggio pericolosissimo a Costil (Dal 17′ st Gyomber 5,5. Una chiusura e un giallo speso senza troppi problemi, sul gol del pari finale tentenna anche lui).

Bradaric 6. Leggerino su Rafa Leao in occasione della rete dell’1-0 del Milan, ha il merito però di spingere con costanza sulla corsia mancina. Non sempre viene servito, e non sempre è efficace, ma offre supporto e una soluzione per lo scarico. 

Legowski 5,5. Proprio non riesce a decollare la sua avventura in granata. Sembra correre un po’ a vuoto, spesso in maniera confusa, com’è confusa la sua gestione della palla.

Couliblaly 6. Partenza lenta, e crescita costante con il passare dei minuti. Ancora lontano parente della sua versione migliore, nella ripresa si vede di più, e soprattutto recupera più palloni in mezzo al campo.

Candreva 7,5. Leader tecnico se ce n’è uno. Terzo assist di fila, con il cross al bacio per la zuccata di Fazio, non pago decide di mettersi in proprio, e punire un’altra big. Dopo Provedel beffa anche Maignan con una traiettoria insidiosa.

Kastanos 7. Ricama, rintuzza, si inserisce. Il tutto con grande qualità, piace davvero tanto la sua posizione da trequartista centrale con libertà di svariare su tutto il fronte. Sfiora il gol, avvia l’azione del raddoppio granata, esce perché ammonito ma sembrava averne ancora (Dal 33′ st Martegani 5. Un tiro ciabattato da ottima posizione e un pallone perso in ripartenza. Decisamente deludente).

Tchaouna 6. Quando c’è da mostrare le unghie finisce sempre per dimostrarsi un micione. Eppure ci sarebbero diverse opportunità per provare a colpire. Non mancano però corsa e voglia (Dal 33′ st Cabral 6. Il migliore dei tre cambi finali). 

Dia 5,5. Va poco cattivo su un pallone vagante, forse convinto di essere in fuorigioco. Poteva fare molto di più. Poi la difesa lo ferma con un paio di falli, prima dello stop muscolare che mette fine al suo 2023. L’ultima apparizione in granata? (Dal 3’ st Ikwuemesi 5,5. Il paradosso di “Charles”. Perché la squadra gioca meglio con lui in campo, che offre sempre un riferimento specie nel finale di sofferenza. E però gli manca il veleno, sbaglia puntualmente la scelta negli ultimi metri, forzando in più di un’occasione la giocata. Come quando ignora la sovrapposizione di Candreva per calciare debolmente verso Maignan).  

All. Filippo Inzaghi 6,5. Due punti persi o uno guadagnato? Chiederselo dopo aver affrontato il Milan significa davvero tanto. Prestazione di cuore, voglia, e anche buona impostazione tattica. I cambi non offrono il contributo sperato, ma la dimostrazione di una squadra viva è lampante. Ora Verona per rinascere definitivamente.

QUI LE PAROLE DI INZAGHI

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