Nove giornate per iniziare a costruire la Salernitana del futuro, cercando però di conseguire anche un finale all’insegna della dignità, come più volte sbandierato dalla società. C’è anche questo intento nel cambio in panchina tra Fabio Liverani e Stefano Colantuono, cui la società ha espresso richieste ben chiare.
Non solo la valorizzazione dei giocatori di proprietà utili a far cassa in estate a o a costruire la base della squadra chiamata a ripartire dalla serie B, ma anche ritardare il più possibile una retrocessione quanto mai vicina. Più punti possibili, ragionando una gara alla volta, e partendo dal lunch match di Pasquetta con il Bologna (1° aprile), per evitare di scrivere una pagina di storia negativa per il club. Se quella che andrà in rassegna sarà sicuramente la peggior stagione in A della Bersagliera, c’è da provare a salvare almeno il salvabile. Ovvero non ritoccare verso il basso il record negativo di punti nell’era dei tre punti a vittoria e del campionato a 20 squadre. Triste primato che appartiene al Pescara (2016-2017), capace di conquistare appena 18 punti. La Salernitana è attualmente a quota 14, ne serviranno almeno 5 per arrivare a 19, questo l’obiettivo minimo richiesto a Colantuono. Nell’era dei tre punti, se si tiene conto anche del torneo a 18 squadre, il record appartiene al Brescia (’94-’95, 12 punti),