Accadde oggi: la Salernitana asfalta la Juve Stabia in finale playoff, una marea granata a Napoli
Più di 25mila tifosi giunti al San Paolo per spingere la propria squadra all’impresa. Una città in festa dopo il ritorno della squadra a Salerno e un Arechi ancora più pieno per celebrare il ritorno in serie B dopo il dolorosissimo spareggio perso con il Cosenza tre anni prima, costato il ritorno in serie C.
Il 22 giugno del 1994 è data da ricordare per la Salernitana e per i suoi tifosi, il giorno che dà forse definitivamente inizio all’era di “Rossilandia”. Già, Delio Rossi, il profeta di Rimini, che da mister nessuno contestato a inizio stagione, è riuscito giornata dopo giornata a conquistare tutti con il suo 4-3-3 di stampo zemaniano. Calcio offensivo e spettacolare, fatto di tagli, verticalizzazioni immediate, e tanti gol, è il marchio di fabbrica della promozione conquistata a Napoli contro la Juve Stabia. Dopo aver regolato nel doppio incontro la Lodigiani in semifinale (1-1 all’Olimpico, 4-0 all’Arechi), l’apoteosi nella finale playoff di serie C1 (Girone B). Dopo un primo tempo sottotono, Rossi striglia Pisano e compagni negli spogliatoi, la squadra ritorna in campo nella ripresa letteralmente trasformata. Di Tudisco in appena 5’ le due reti che sbloccano la partita, di Breda la firma nel finale che suggella il 3-0 che decreta il ritorno in serie B della Salernitana.
Sarà festa grande, l’inizio di Rossilandia, che stupirà tutti da matricola terribile anche l’anno dopo in cadetteria, sfiorando una clamorosa doppia promozione consecutiva, con la serie A sfuggita solo a Bergamo all’ultima giornata di campionato. Salto che arriverà dopo l’addio, non senza polemiche, e il ritorno, all’insegna dell’entusiasmo, del Profeta di Rimini alla Salernitana all’alba della stagione 1997-1998.